Ed anche questa volta, i nostri 10 giorni sono volati… Proprio così, se in questi giorni sono stata poco presente è stato perché mi sono dedicata alla mia mamma che è venuta a trovarci… e dopo giorni di chiacchiere, coccole, stirate (Mamma Nancy ringrazia anche questa volta il comitato delle mamme stiratrici per il caloroso sostegno…) passeggiate, shopping, e cucinate a quattro mani, anche questa volta è arrivato il momento di salutarci con il nostro abbraccio, che deve essere tanto forte da durare per qualche mese.
E chi doveva dircelo che io e te avremmo vissuto così lontane? Io che ero la tua ombra, che ti stavo sempre appiccicata, e che per questo motivo ho vissuto un’età difficilissima verso i 9 anni, quando cioè il mio naso era all’altezza del tuo gomito? :-).
Quando mi immagino mamma, penso sempre che sarà difficile essere brava come te: capace di amare incondizionatamente e nello stesso tempo lasciare liberi… liberi di imparare, di sbagliare, di scegliere la propria strada e di percorrerla con in mano però una valigia piena di strumenti, donati da te per sapersela cavare in ogni situazione e per non darsi mai per vinti…
…Molte delle gomitate prese sul naso hanno avuto come scenario la cucina. Sì, perché io fin da bambina adoravo guardare mia mamma che cucinava, e adoravo anche aiutarla, prima con lavori di pura manovalanza, poi via via con lavori sempre più difficili tanto da farmi quasi credere di saper cucinare quando ero ancora molto molto giovane… e così, un giorno decisi di fare una sorpresa a mia mamma e mia sorella preparando un piatto che noi tre adoriamo. Vado dal pescivendolo, compro mezzo chilo di sardine, gli chiedo gentilmente “può aprirmele a libro, no, perché sa… le devo fare allinguate!”, pago 2.000 lire e torno a casa tutta contenta.. . quando apro il cartoccetto mi ritrovo però mezzo chilo di sardine che tutto sembravano meno che dei libri… sì si, erano ancora delle perfettissime ed integrissime sardine! Le guardo e decido di provarci lo stesso: e dopo averne spappolate 5 o 6, in un modo o nell’altro riesco a trovare un metodo per l’apertura a libro.
Quando poi mia mamma e mia sorella tornarono a casa e trovarono le sardine, il loro sorriso mi ripagò delle orette passate a pulirle, e tra una sardina e l’altra dissi alla mamma: “sai mamma, le ho pulite io le sardine, io l’ho detto al pescivendolo che volevo farle allinguate, ma mi sa che non mi ha sentita…” lei mi guardò, e con un sorriso dolce e fiero mi rispose: “bambina mia, per 2000 lire di sardine nessun pescivendolo al mondo ti avrebbe sentita…”
Questa è la ricetta di un piatto della tradizione palermitana, e della mia famiglia… è una ricetta molto semplice, come l’amore di una mamma per la propria figlia…
Sardine a linguata fritte 500 g di sardine
Mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
100 g di farina
Sale
Olio d’oliva.
Ho pulito le sardine a linguata, cioè togliendo la testa, le interiora e la lisca, lasciando la codina e aprendole a libro. Le sardine dovrebbero rimanere integre. Ho messo a marinare in aceto per un’ora, poi ho sgocciolato le sardine, le ho infarinate e le ho fritte in olio d’oliva caldo due minuti per lato, e comunque fino a doratura (il tempo di cottura dipende dalla grandezza delle sardine). Ho spolverato di sale e ho servito caldissimo.
Murphy se ne starà buono buono, vedrai! Come sempre, coi tuoi racconti riesci a toccarmi l’anima. Sei di una dolcezza e simpatia incredibili! Sei davvero una Vivi-tesoraaaaa!!! Ti abbraccio forte e, se mi permetti, do un abbraccio anche alla tua mamma.
ah ah ahha Vivi sei un tesoro! siamo le nostre vivitesore! ah hah ha mamma sarà felice del tuo abbraccio… anche per lei sei una vivitesoro!! 😀 smmmaaccckkk
Ma allora ce l’hai da sempre la passione per la cucina…e tua madre ti ha sempre sostenuto?? Bellian queta ricetta, più che altro ricca di ricordi… bacioni e saluta la mamma!!1
ti adoro!!! Ma quanto sono belle le tue storie di famiglia, o è meglio dire com’è bella la tua famiglia!!! Un bacio grande grande grande giulia *__________*
ahahahhaha, la storia delle gomitate… Anche la mia pepi quando cucino mi sta alle calcagna, si prende il suo sgabellino e si mette al mio fianco. Solo che nella frenesia ogni tanto la colpisco in pieno!
Vivi non sai quanto mi è piaciuto leggere questa storia, e quando parli di tua madre mi sembra che tu stia delineando il carattere della mia. Soprattutto quando scrivi “capace di amare incondizionatamente e nello stesso tempo lasciare liberi” Deve essere una mamma speciale, glielo daresti un abbraccio anche da parte mia?
che tenera che sei mi hai colpito al cuore 🙂 sarai una madre eccezionale, me lo sento, hai una sensibilità e così tanto amore che tuo figlio non avrà mai freddo 😀
Ricettina semplice ed irresistibile…. come te !! 😀
Il naso rosso ? Aaaahhhhhhh, ora ho capito….. altro che raffreddore hahahahahaha
Un abbraccione alla tua mamma (sarà un caso se ogni volta che viene a trovarti sforni i tuoi post migliori ?), anzi…. alla mamma di Iron Blog (hai visto quanta strada ha fatto la bambina azzeccosa ?!? :-D)
P.s.: comunque non fare la spiritosa: lo so che l’hai schiavizzata con il ferro da stiro hahahahaha
*gialla 🙂 proprio così… volevo dichiaralre spudoratamente il mio amore! 🙂 un bacione grande!
*sweet che meraviglia! abbiamo una mamma speciale in comune! 😀 ah ahah un bacioneeee
*manu sììììì!!! anche i bimbi ne vanno matti è verissimo! io infatti le adoro da sempre! smacckkk
*fiordisale sei un tesoro! mi hai riempita di brividi! io sono un tantinello appppprensiva pe essere brava come la mia mamma… ma spero che tu abbia ragione!smackkk
*jajo ah hah ahah ah ah h h sei sempre il solito… WEBTESORO ah ahha la mamma chissà quando riceverà il tuo abbraccio.. io non gliel’ho ancora detto di andare a leggere il mio blog ah ahah ;D
*saretta tesoro! dato che sei siciliana nell’anima provala… te ne innamorerai 😀
bellissima questa storiella!!! ti capisco, la settimana in cui sale la mamma si ferma il mondo! succede sempre così anche a me! vola a differenza delle altre settimane! io approfitto per riposarmi! è bello tornare dal lavoro e trovare tutto pronto almento quando c’è lei!!! un bacione…
bella ! Tenerona…. Una mamma perfetta, ha ragione Gisel..sei un cuore caldo P.s. ma sei ancora in tempo?? Forse scadeva il 6.. 🙁 Ma la tua ricetta é in ogni caso speciale, cara ViVi! bacioni
*micaela è vero… è stupendo tornare a casa e sentire il profumo di pulito e trovare la pappa pronta 😀 w le mammeeeee
*sandra tesoro! ho spedito a cavoletto una mail ieri sera prima di mezzanotte ;), blogger e flikr non mi facevano caricare le foto… boooh… è per questo che mi chiedo se murphy gliel’ha consegnata la mia mail ah ah ah
ma che belle quelle 200 lire di sarde…che poi facendo un pò di conti a quei tempi con 2000 lire più o mno ne prendvi mezzo chilo. e mio padre si scandalizzava perchè secondo lui erano care!
mmmmmh che buoneeeeee! Anche tu ti sei presa all’ultimo con il comcorso di cavoletto!!! Anche noi.. o meglio.. anche Vera, dato che io non ho proprio fatto a tempo… a presto!! Un saluto alla mamma! Silvia
o vivi ma la farina rigorosamente di grano duro vero? no perchè questi nordici mica lo sann che la farina 00 da noi è considerata una mezza schifezza 😀
@Enza ma anfatti! L’hai notato che io uso spessissimo quella di grano duro e che la pasta in genere la faccio con quella farina? E’ un’eredità di mia mamma, qua manco la trovava e allora gliela mandava mia zia col camion… che nostalgia
Bellissimo racconto oltre che ricetta moltoooo interessante. Ma senti un pò e se io ti portassi le sardine già aperte a libro non è che poi me le prepari?? Inutile dire che io tifo per te!! Ale ohhhhhhhhhhhhh tanti baci
Ciao Vivi! Che bel racconto pieno di affetto per la tua mamma… peccato davvero che abitiate così lontane! Spero che i piatti della tua tradizione famigliare, come queste sardine, riescano a farti sentire la tua mamma un po’ più vicina anche se non fisacamente… Un abbraccio!
miiiiiiiii ma mi fai sempre piangere ogni volta che parli di tua mamma! che bello deve essere per una madre avere una figlia che esprime i suoi sentimenti così apertamente.. io purtroppo son un po’ più orsa 😉
* lory 🙂 grazie tesoro!! sììì l’ho visto! grazie per aver accolto l’invito! oggi vorrei fare i ravioliiii 🙂
*kristel ciao! grazie per i complimenti e benvenuta! un bacio grande!
*Lo e poi che fa.. non mi spupazzi almeno un po??? ah ahah
*enza eh sì… lo ricordo ancora.. 2000 lire per mezzo chilo di sardine! bei tempi 😀
*prez w le mamme sì! in effetti il profumino che emanano è meraviglioso 🙂 un baico grande!
*paola sei un tesoro! grazie :****
*silvia in bocca al lupo anche a vera allora! 😀 un bacio grande!
*sandra ah ahah ha un bacioooooo
*enza eh eh mio nonno ha insegnato a mia mamma che il pesce si frigge con la farina gialla… 😉 in effetti magari era meglio scriverlo ma vabbè…
*alex streeeetttooooo 😀 smackkk
*adre sìììììììììììììì te ne preparo chili e chili, ama se preferisci vieni qui e le puliamo insieme che così almeno passiamo un po’ di tempo insieme.. mi manchiiiiiii
*sere:**** che tenera che sei! smackkk
*daniela corro a guardarle! chissà.. magari le abbiamo imparate dagli spagnoli :). un bacioooo
*ciboulette è la marinatura con la’ceto che le rende particolari quando vengono fritte… grazie tesoro! le tue parole mi scaldano sempre!
*camomilla sì… sicuramente questi piatti mi aiutano… ancora mia mamma questo post non l’ha letto.. che dici, è l’ora di avvisarla? ah haha smackkk
*dolcetto mi dispaice tantissimo! sono certa però che il tuo rapporto con lei ti abbia insegnato ugualmente tanto… e che con i tuoi figli sarai una splendida mamma! smackk
*ciciuzza quasi quasi mo chiamo mia mamma per dirle di andare a leggere il suo blog preferito ah aha ha ncora non l’ha letto! beh ci sono tanti modi per dimostrare il proprio affetto. io avendola lontana uso anche questo, tu mafgari con uno sguardo le trasferisci ugualemtne tutto il tuo amore… un bacio grande
Viviana…i sono commossa e ti sono vicina, la mia mamma, come tu sai, vive lontana 2000 kilometri, anzi una bella fetta della mia famiglia é molto difficile, anche perché gli anni avanzano e loro, i miei genitori non più facilmente possono prendere mezzi da soli. Tocca a me andare ma la famiglia,il lavoro, gli impegni me lo impediscono e un nodo che sale alla gola quand ci penso.
In bocca al lupo per il racconto perché vero,sinceroe pieno d’amore. E le sardine fanno parte anche della mia tradizione, piccolo paesino calabrese sul mare. 🙂
Le tue sono sempre storie d’amore bellissime e mi trasmettono ogni volta una bellissima emozione ma le sarde non sono facili da spinare ora mi sento in colpa ieri non ho comprato delle bellissime sarde per questo motivo uffa! brava vivi! bacioni cocozza
Che bella anche la tua storia è difficile scegliere la più bella io non ho avuto il coraggio di scrivere nulla non so perchè ma i concorsi mi bloccano, eppure il kitchen-aid lo desidero davvero tanto
che bello Viviana….quando si parla di mamme io mi commuovo sempre. Io adoro la mia e spero tanto di poter essere per il mio piccino quello che la mia mammina è per me….mammma…la prima parola che un essere umano dice e spesso anche l’ultima!!! quando Edoardo ha detto mamma per la prima volta è stata un’emozione fortissima, la più forte da quando è nato. grazie, è un post bellissimo!
Che sogno che sei… la mamma può essere più che fiera… e sicuramente lo è!!! Mica l’avevo capita subito la storia dei gomiti e del naso… quest’umorismo casuale, mitica!!!
La mamma è sempre la mamma…, nessuna frase più scontata come questa fù mai vera… 🙂 le sardine mettono un po sete ma sono appetitosissime… In bocca al lupo per il concorso…!!!
che bello io non so cosa vuol dire provare un sentimeno così forte però sono contenta per te è bello leggere le tue impressioni, la tua felicità e il tuo timore di non arrivare così in alto come la mamma….ma vedrai con una maestra così non puoi che essere una brava donna e una brava mare a tua volta!anche se lontana pensa che qualcuno può sentirsi NON VICINA una mamma con la quale passa ha passato gran parte della sua vita!
*evaaaa 🙂 no no non ti sei persa nessuna puntata :*********
*mariluna accidenti come ti capisco 🙁 è tanto triste, ma cerco di accontentarmi dei momenti passati insieme, quelli non sono per niente tristi :))) un abbraccione stretto!
*cocozza tesoro, grazie! magari le sardine + piccole hanno le spine + sottili e non si sentono neppure una volta fritte.. comunque sì, è un po’ difficile spinarle ma con un pizzico di pazienza si mangia un piatto stratoferico :** smacckkkk
*cocò il kitchen aid è bellissimo, io l’ho visto da adrenalina e me ne sono innamorata 😀 un bacio grande
*ricettina che bello il tuo commento, è pienissimo di amore!!! grazie! smackkk
*Francescaaaaaa (urlo per arrivare fino in canadaaaa :))) grazie! sono contenta che ti sia piaciuta! smacccckkk
*precisina ah ahah hho capito solo qualche anno dopo perchè non avri mai potuto avere un nasino alla francese ah ahah smackkk
*berny davvero ti mettono sete le sardine? non ho mai notato questa cosa…ci farò caso. un bacio
*vanessa mi dispiace che questa esperienza così bella sia mancata nella tua vita… sono certa però che sarà comunque un tesoro nella tua vita, per essere tu la mamma che hai sempre desiderato! un abbraccio grande! no, grandissimo!
*aiuolik 🙂 che bella cosa che hai scritto.. una dichiarazone d’amore… è vero! smackkk
amore miooooooooooooooooo Questo post è bellissimo! uno di quelli che mi fa sentire vicina vicina anche se di mezzo ci sono 2000 km… ma quanto bacetti ti mando????? ^_^
Cara Viviana….arrivo un po’ in ritardo…però ci tenevo proprio a dirti che questo piatto era anche il mio preferito di bambina ed ancora l’altra sera l’ho chiesto alla mia mamma (seppur ormai io abbia raggiunto i 33 anni). Ricordo che oltre a me anche il mio Lulù impazziva per questi pescetti e di nascosto gliene passavo sempre qualche pezzetto! Che bel regalo mi hai fatto con questo ricordo.Un abbraccio.Tornerò a trovarti.
Murphy se ne starà buono buono, vedrai!
Come sempre, coi tuoi racconti riesci a toccarmi l’anima.
Sei di una dolcezza e simpatia incredibili!
Sei davvero una Vivi-tesoraaaaa!!!
Ti abbraccio forte e, se mi permetti, do un abbraccio anche alla tua mamma.
Ooops, dimenticavo…
PRIMAAAAAAAA!!!!!!!!
He! He! He!
Un bacione, tesora mia!
ah ah ahha Vivi sei un tesoro! siamo le nostre vivitesore! ah hah ha
mamma sarà felice del tuo abbraccio… anche per lei sei una vivitesoro!! 😀 smmmaaccckkk
Ma allora ce l’hai da sempre la passione per la cucina…e tua madre ti ha sempre sostenuto??
Bellian queta ricetta, più che altro ricca di ricordi…
bacioni e saluta la mamma!!1
ti adoro!!! Ma quanto sono belle le tue storie di famiglia, o è meglio dire com’è bella la tua famiglia!!!
Un bacio grande grande grande giulia *__________*
ahahahhaha, la storia delle gomitate…
Anche la mia pepi quando cucino mi sta alle calcagna, si prende il suo sgabellino e si mette al mio fianco. Solo che nella frenesia ogni tanto la colpisco in pieno!
Un abbraccio vitaminico!
Cuidate mucho!
*manu e silvia sì 🙂 praticamente da quando sono stata abbastanza grande per tenere un mestolo in mano hi hi hi smaccckkk
*giulia… tesoro mio.. è che io e te viviamo delle stesse gioie… smackkk
*golosastra, grazie per la vitamina c… la prendo tutta! povera pepi.. come la capiscoooooo!!! ah ah ah
Questa è una dichiarazione d’amore meravigliosa, tra lacrime, la mia commozione legendola, e risatine, sempre le mie! Tanti bacini
Gialla
Vivi non sai quanto mi è piaciuto leggere questa storia, e quando parli di tua madre mi sembra che tu stia delineando il carattere della mia.
Soprattutto quando scrivi “capace di amare incondizionatamente e nello stesso tempo lasciare liberi”
Deve essere una mamma speciale, glielo daresti un abbraccio anche da parte mia?
Le gomitate sul naso…sto ancora ridendo:D
la ricetta la conosco ed è buonissima anche i miei gnomi così mangiano il pesce!!!la storia è commovente e bellissima!! un abbraccio
che tenera che sei mi hai colpito al cuore 🙂
sarai una madre eccezionale, me lo sento, hai una sensibilità e così tanto amore che tuo figlio non avrà mai freddo 😀
Ricettina semplice ed irresistibile…. come te !! 😀
Il naso rosso ? Aaaahhhhhhh, ora ho capito….. altro che raffreddore hahahahahaha
Un abbraccione alla tua mamma (sarà un caso se ogni volta che viene a trovarti sforni i tuoi post migliori ?), anzi…. alla mamma di Iron Blog (hai visto quanta strada ha fatto la bambina azzeccosa ?!? :-D)
P.s.: comunque non fare la spiritosa: lo so che l’hai schiavizzata con il ferro da stiro hahahahaha
La ricetta non la conoscevo Vivi, ma l’amore di mamma quello sì!!!
U bacione bella
*gialla 🙂 proprio così… volevo dichiaralre spudoratamente il mio amore! 🙂 un bacione grande!
*sweet che meraviglia! abbiamo una mamma speciale in comune! 😀 ah ahah un bacioneeee
*manu sììììì!!! anche i bimbi ne vanno matti è verissimo! io infatti le adoro da sempre! smacckkk
*fiordisale sei un tesoro! mi hai riempita di brividi! io sono un tantinello appppprensiva pe essere brava come la mia mamma… ma spero che tu abbia ragione!smackkk
*jajo ah hah ahah ah ah h h sei sempre il solito… WEBTESORO ah ahha la mamma chissà quando riceverà il tuo abbraccio.. io non gliel’ho ancora detto di andare a leggere il mio blog ah ahah ;D
*saretta tesoro! dato che sei siciliana nell’anima provala… te ne innamorerai 😀
bellissima questa storiella!!! ti capisco, la settimana in cui sale la mamma si ferma il mondo! succede sempre così anche a me! vola a differenza delle altre settimane! io approfitto per riposarmi! è bello tornare dal lavoro e trovare tutto pronto almento quando c’è lei!!! un bacione…
bella ! Tenerona…. Una mamma perfetta, ha ragione Gisel..sei un cuore caldo
P.s. ma sei ancora in tempo?? Forse scadeva il 6.. 🙁
Ma la tua ricetta é in ogni caso speciale, cara ViVi!
bacioni
*micaela è vero… è stupendo tornare a casa e sentire il profumo di pulito e trovare la pappa pronta 😀
w le mammeeeee
*sandra tesoro! ho spedito a cavoletto una mail ieri sera prima di mezzanotte ;), blogger e flikr non mi facevano caricare le foto… boooh… è per questo che mi chiedo se murphy gliel’ha consegnata la mia mail ah ah ah
Mi chiedevo dove fossi finita 🙂
Nn ti sarà difficile replicare la bravura di tua mamma,ne sono certa!
Sarai a tua volta una mamma splendida!
P.S hai visto l’ho fatto il meme 😉
Molto carino il tuo blog. E molto dolce il post che ricorda te da piccola e l’affetto per la mamma!!
Vivi….ti posso solo abbracciare? un bacio
ma che belle quelle 200 lire di sarde…che poi facendo un pò di conti a quei tempi con 2000 lire più o mno ne prendvi mezzo chilo.
e mio padre si scandalizzava perchè secondo lui erano care!
mitica, sai che mi sembra di sentire il profumno del pesce guardando la foto che hai fatto?
W la mamma!!!
Sei unica, bella, tenera e piena di buoni sentimenti….bacioni
mmmmmh che buoneeeeee! Anche tu ti sei presa all’ultimo con il comcorso di cavoletto!!! Anche noi.. o meglio.. anche Vera, dato che io non ho proprio fatto a tempo… a presto!! Un saluto alla mamma! Silvia
scusa VIV!
:)))
Me ne sono accorta dopo.. heheheheeh.. sai com’è l’età, non ci vedo più!
o vivi ma la farina rigorosamente di grano duro vero?
no perchè questi nordici mica lo sann che la farina 00 da noi è considerata una mezza schifezza 😀
@Enza ma anfatti! L’hai notato che io uso spessissimo quella di grano duro e che la pasta in genere la faccio con quella farina? E’ un’eredità di mia mamma, qua manco la trovava e allora gliela mandava mia zia col camion… che nostalgia
Bello, bello, bello, bello questo post. Bellissimo. Un abbraccione
Alex
Bellissimo racconto oltre che ricetta moltoooo interessante. Ma senti un pò e se io ti portassi le sardine già aperte a libro non è che poi me le prepari??
Inutile dire che io tifo per te!!
Ale ohhhhhhhhhhhhh
tanti baci
Tu chiamale se vuoi… emozioni!!!! 🙂
Ciao piccola Vivinzia!
Che bello una ricettina che facevi da bambina….. ma sai che a Siviglia si fanno los boquerones en adobo…. molto simili alle tue sardine…
ti metto il link se sei cuorisa…
http://campodifragole.blogspot.com/2007/02/hoy-pescaito-frito-boquerones-en-adobo.html
Un beso grande
Dani
Noi le chiamiamo “alici spinate”, ma non lemariniamo nel vino prima di infarinarle, devo provarci la prossima volta……
Mi vengono sempre i brividi quando parli della tua meravigliosa mamma, e poi regolarmente penso” ecco da chi ha preso Vivi!”
Un abbraccio forte ed in bocca al lupo (e coraggio che i mesi passano veloci e gli abbracci materni ritornano :))
Ciao Vivi! Che bel racconto pieno di affetto per la tua mamma… peccato davvero che abitiate così lontane! Spero che i piatti della tua tradizione famigliare, come queste sardine, riescano a farti sentire la tua mamma un po’ più vicina anche se non fisacamente…
Un abbraccio!
Che bel racconto!! E’ invidiabile il tuo rapporto con tua mamma, io purtroppo non sono così legata…
miiiiiiiii ma mi fai sempre piangere ogni volta che parli di tua mamma! che bello deve essere per una madre avere una figlia che esprime i suoi sentimenti così apertamente.. io purtroppo son un po’ più orsa 😉
* lory 🙂 grazie tesoro!! sììì l’ho visto! grazie per aver accolto l’invito! oggi vorrei fare i ravioliiii 🙂
*kristel ciao! grazie per i complimenti e benvenuta! un bacio grande!
*Lo e poi che fa.. non mi spupazzi almeno un po??? ah ahah
*enza eh sì… lo ricordo ancora.. 2000 lire per mezzo chilo di sardine! bei tempi 😀
*prez w le mamme sì! in effetti il profumino che emanano è meraviglioso 🙂 un baico grande!
*paola sei un tesoro! grazie :****
*silvia in bocca al lupo anche a vera allora! 😀 un bacio grande!
*sandra ah ahah ha un bacioooooo
*enza eh eh mio nonno ha insegnato a mia mamma che il pesce si frigge con la farina gialla… 😉
in effetti magari era meglio scriverlo ma vabbè…
*alex streeeetttooooo 😀 smackkk
*adre sìììììììììììììì te ne preparo chili e chili, ama se preferisci vieni qui e le puliamo insieme che così almeno passiamo un po’ di tempo insieme.. mi manchiiiiiii
*sere:**** che tenera che sei! smackkk
*daniela corro a guardarle! chissà.. magari le abbiamo imparate dagli spagnoli :).
un bacioooo
*ciboulette è la marinatura con la’ceto che le rende particolari quando vengono fritte…
grazie tesoro! le tue parole mi scaldano sempre!
*camomilla sì… sicuramente questi piatti mi aiutano… ancora mia mamma questo post non l’ha letto.. che dici, è l’ora di avvisarla? ah haha smackkk
*dolcetto mi dispaice tantissimo! sono certa però che il tuo rapporto con lei ti abbia insegnato ugualmente tanto… e che con i tuoi figli sarai una splendida mamma! smackk
*ciciuzza quasi quasi mo chiamo mia mamma per dirle di andare a leggere il suo blog preferito ah aha ha ncora non l’ha letto! beh ci sono tanti modi per dimostrare il proprio affetto. io avendola lontana uso anche questo, tu mafgari con uno sguardo le trasferisci ugualemtne tutto il tuo amore… un bacio grande
Ciao Vivi….ma ‘che mi sono persa qualche cosa? sei incinta???
la tua mamma è un mito e tu sicuramente sarai come lei!
un abbraccio
Eva
Viviana…i sono commossa e ti sono vicina, la mia mamma, come tu sai, vive lontana 2000 kilometri, anzi una bella fetta della mia famiglia é molto difficile, anche perché gli anni avanzano e loro, i miei genitori non più facilmente possono prendere mezzi da soli. Tocca a me andare ma la famiglia,il lavoro, gli impegni me lo impediscono e un nodo che sale alla gola quand ci penso.
In bocca al lupo per il racconto perché vero,sinceroe pieno d’amore. E le sardine fanno parte anche della mia tradizione, piccolo paesino calabrese sul mare.
🙂
Le tue sono sempre storie d’amore bellissime e mi trasmettono ogni volta una bellissima emozione
ma le sarde non sono facili da spinare ora mi sento in colpa ieri non ho comprato delle bellissime sarde per questo motivo uffa!
brava vivi!
bacioni cocozza
Che bella anche la tua storia è difficile scegliere la più bella io non ho avuto il coraggio di scrivere nulla non so perchè ma i concorsi mi bloccano, eppure il kitchen-aid lo desidero davvero tanto
che bello Viviana….quando si parla di mamme io mi commuovo sempre. Io adoro la mia e spero tanto di poter essere per il mio piccino quello che la mia mammina è per me….mammma…la prima parola che un essere umano dice e spesso anche l’ultima!!! quando Edoardo ha detto mamma per la prima volta è stata un’emozione fortissima, la più forte da quando è nato. grazie, è un post bellissimo!
una ricetta perfetta nella sua semplice esecuzione, e poi legata ad un amore materno così sentito, veramente bello Vivi.
Francesca
Che sogno che sei… la mamma può essere più che fiera… e sicuramente lo è!!! Mica l’avevo capita subito la storia dei gomiti e del naso… quest’umorismo casuale, mitica!!!
La mamma è sempre la mamma…, nessuna frase più scontata come questa fù mai vera… 🙂 le sardine mettono un po sete ma sono appetitosissime…
In bocca al lupo per il concorso…!!!
che bello io non so cosa vuol dire provare un sentimeno così forte però sono contenta per te è bello leggere le tue impressioni, la tua felicità e il tuo timore di non arrivare così in alto come la mamma….ma vedrai con una maestra così non puoi che essere una brava donna e una brava mare a tua volta!anche se lontana pensa che qualcuno può sentirsi NON VICINA una mamma con la quale passa ha passato gran parte della sua vita!
Vivi, questa dichiarazione d’amore alla tua mamma è bellissima!
Vi abbraccio forte,
Aiuolik
*evaaaa 🙂 no no non ti sei persa nessuna puntata :*********
*mariluna accidenti come ti capisco 🙁 è tanto triste, ma cerco di accontentarmi dei momenti passati insieme, quelli non sono per niente tristi :)))
un abbraccione stretto!
*cocozza tesoro, grazie!
magari le sardine + piccole hanno le spine + sottili e non si sentono neppure una volta fritte.. comunque sì, è un po’ difficile spinarle ma con un pizzico di pazienza si mangia un piatto stratoferico :** smacckkkk
*cocò il kitchen aid è bellissimo, io l’ho visto da adrenalina e me ne sono innamorata 😀 un bacio grande
*ricettina che bello il tuo commento, è pienissimo di amore!!! grazie! smackkk
*Francescaaaaaa (urlo per arrivare fino in canadaaaa :))) grazie! sono contenta che ti sia piaciuta! smacccckkk
*precisina ah ahah hho capito solo qualche anno dopo perchè non avri mai potuto avere un nasino alla francese ah ahah smackkk
*berny davvero ti mettono sete le sardine? non ho mai notato questa cosa…ci farò caso. un bacio
*vanessa mi dispiace che questa esperienza così bella sia mancata nella tua vita… sono certa però che sarà comunque un tesoro nella tua vita, per essere tu la mamma che hai sempre desiderato! un abbraccio grande! no, grandissimo!
*aiuolik 🙂 che bella cosa che hai scritto.. una dichiarazone d’amore… è vero! smackkk
amore miooooooooooooooooo Questo post è bellissimo! uno di quelli che mi fa sentire vicina vicina anche se di mezzo ci sono 2000 km… ma quanto bacetti ti mando????? ^_^
Cara Viviana….arrivo un po’ in ritardo…però ci tenevo proprio a dirti che questo piatto era anche il mio preferito di bambina ed ancora l’altra sera l’ho chiesto alla mia mamma (seppur ormai io abbia raggiunto i 33 anni). Ricordo che oltre a me anche il mio Lulù impazziva per questi pescetti e di nascosto gliene passavo sempre qualche pezzetto! Che bel regalo mi hai fatto con questo ricordo.Un abbraccio.Tornerò a trovarti.
quello che stavo cercando, grazie
Perche non:)