Avevo deciso che non avrei fritto per un po’. Poi però la mia salvia ha voluto esagerare: foglie giganti, carnose, perfette. Quelle foglie che non chiedono altro che tuffarsi in una pastella ghiacciata e finire in olio caldo fino a diventare croccanti come chips, con un profumo che sa di primavera e pranzo in campagna.
E allora, che fai, non friggi?
La salvia fritta è una di quelle ricette che sembra nata per gli avanzi di pastella e invece ha una sua dignità, una sua storia regionale e un posto ben preciso nei piatti tipici italiani.

La troviamo in versione nobile nel fritto misto alla piemontese, dove accanto ad animelle, cervella e altre parti “importanti” c’è anche lei: la foglia di salvia, come a dire che la semplicità si guadagna sempre il suo spazio. Non è solo il Piemonte ad averla fatta sua.
Nelle Marche e anche in alcune zone della Toscana, friggere le erbe aromatiche è un piccolo rito. Una foglia fragrante, leggera, aromatica, che apre la cena con un tocco croccante, magari servita con un bicchiere di bollicine fresche.
Se stai cercando cosa preparare per cena e hai un orto (o anche solo un vaso) pieno di salvia… sai già la risposta.
La pastella perfetta? Con birra e limone
La mia pastella veloce è la mia gloria personale.
Ogni friggitore seriale (sì, esistiamo) ha la sua formula magica, quella che non cambia mai, quella che funziona sempre. La mia è fatta con birra ghiacciata (mezz’ora in freezer è la chiave) e due cucchiaini di succo di limone.
Non solo per il profumo: il limone aiuta a inibire la formazione del glutine, e questo rende la pastella ancora più croccante e leggera. È un piccolo trucco da condividere tra amiche.
Un altro segreto? Mai mettere il sale nella pastella. Mai.

Il sale viene dopo, sopra, quando tutto è ancora bollente, e possibilmente in forma di cristalli, così scricchiola sotto i denti.
Il vero passaggio fondamentale è lo shock termico: pastella freddissima, olio caldissimo.
Io uso olio extravergine di oliva portato a 180°C — lo so, tanti preferiscono altri oli, io sono affezionata al sapore deciso, al suo alto punto di fumo, e al fatto che, usato correttamente, non impregna.
Le foglie vanno immerse una a una, asciutte e ben pulite, fritte poche per volta, dorate, croccanti, e poi subito ad asciugare su carta assorbente.
A quel punto, un pizzico di sale e via, a tavola. Anche perché se aspetti troppo… spariscono.
Se ti piace la pastella come piace a me, prova anche i fiori di zucchina fritti: la stessa base, un altro tipo di poesia.
Ed ecco cosa ti preparo per cena: Salvia Fritta

Salvia fritta
Antipasto
Ingredienti
- 30 foglie di salvia molto grandi
- 100 g farina 0
- 150 g birra chiara ghiacciata (tenuta mezzora in freezer)
- 2 cucchiaini di succo di limone
- Olio extravergine d’oliva portato a 180º
La ricetta passo passo
Prepara la pastella mescolando tutti gli ingredienti (niente sale nella pastella!) immergi le foglie di salvia pulite e asciutte.
Friggile poche alla volta da entrambi i lati.
Appena sono dorate scolale bene e mettile su un foglio di carta assorbente. Sala con cristalli di sale.
Videoricetta di Salvia Fritta in pochi step
Quando la semplicità fa festa
Una foglia di salvia fritta non ti risolve la cena, certo.
Ti cambia l’umore? Chissà. È quel tipo di piatto che fa compagnia, che accende un sorriso, che sparisce in un attimo lasciando il profumo sulle dita. È perfetta come antipasto, io la uso anche come contorno poetico, o come piccolo snack da aperitivo. Se hai ospiti, puoi servirla con una salsina leggera allo yogurt o al formaggio fresco.
Anche da sola, calda, appena salata, è già tutto quello che serve.
Quindi sì, oggi mentre pensavo a cosa ti preparo per cena, ho guardato il mio orto e ho sorriso. La risposta era lì, verde e brillante, pronta a finire in padella. Un piccolo gesto, una grande soddisfazione. D’altronde, cosa preparo per cena è una domanda che ha bisogno ogni tanto di leggerezza e croccantezza, di cose semplici fatte bene.
E se ti avanza qualche foglia… salvia fritta anche domani!