Ci sono ricette che portano con sé interi paesaggi, dialetti, memorie familiari. Le sarde a beccafico, per esempio, sono una di quelle preparazioni che raccontano la Sicilia più autentica, quella che profuma di arancia, di mare, di domeniche lente con la tovaglia ricamata.
Ma cosa succede se le sarde non ci sono? O se a tavola c’è qualcuno che il pesce proprio non lo ama?
Succede che la creatività prende il sopravvento. E allora nascono i finocchi a beccafico, ispirati in tutto e per tutto alla ricetta tradizionale, ma con un tocco di leggerezza, colore e adattabilità che li rende perfetti anche per una cena vegetariana, o per un antipasto elegante e fuori dagli schemi.
Una di quelle idee che rispondono con gusto e semplicità alla fatidica domanda: cosa preparare per cena?
Perché “a beccafico”?
Partiamo dal nome. Il “beccafico” è un uccellino goloso di frutta, che in passato i nobili siciliani cucinavano ripieno, infornato e profumatissimo. Le sarde a beccafico nacquero come versione “popolare” di quel piatto aristocratico: le famiglie più umili presero le sarde — economiche e abbondanti — e le farcirono con una panure dolce-salata, arricchita con uvetta, pinoli e succo d’arancia. Il risultato era un piatto saporito, ricco ma povero, come tanti gioielli della nostra cucina regionale.
No ho parlato nel mio blog già nel 2012, in un post meraviglioso che profuma di ricordi (lo trovi qui). A quel tempo le accompagnavo con un’insalata di finocchi e arance, in un gioco di contrasti perfetto.
Dalla tradizione all’ispirazione
E oggi? Oggi i finocchi diventano protagonisti. In questa versione, il cuore della ricetta rimane intatto: c’è l’agrodolce che danza tra l’uvetta e il succo d’arancia, c’è la croccantezza data dalla panatura di pane raffermo, c’è il profumo dei pinoli tostati, dell’alloro e dell’olio buono. Ma al posto delle sarde troviamo delle fettine sottili di finocchio, che si fanno tenere e dorate al forno.
Il risultato è sorprendente: un piatto leggero ma avvolgente, vegetariano ma goloso, perfetto da servire in una teglia rustica o in versione finger food per un aperitivo con gli amici. La ricetta è una coccola per il palato, ma anche una carezza per chi ama la cucina con radici e visioni.

Ed ecco cosa ti preparo per cena: Finocchi a Beccafico

Finocchi a Beccafico
Ingredienti
- 2 finocchi
- 2 arance
- 1/2 limone
- 2 fette di pane raffermo
- 2 cucchiai di pangrattato
- 2 cucchiai di pecorino grattugiato o di parmigiano
- 1 cucchiaio colmo di pinoli
- 1 cucchiaio colmo di passolina (uvetta piccola)
- olio di oliva extra vergine
- sale, pepe e foglie di alloro
La ricetta passo passo
Spremi il succo di mezzo limone e di un’arancia e fai un’emulsione aggiungendo due cucchiai di olio evo, sale e pepe.
Prepara la panure con pane raffermo tritato, pangrattato, pecorino, pinoli e uvetta precedentemente ammollata in acqua tiepida.
Affetta la seconda arancia. Affetta i finocchi a fettine abbastanza sottili. Immergili nell’emulsione e panali.
Disponili su una teglia rivestita di cartaforno intervallandoli con le fettine di arancia tagliate a metà.
Aggiungi qualche foglia di alloro e inforna a 170° ventilato per circa 35 minuti.
Videoricetta dei Finocchi a Beccafico in pochi step
Un piccolo trucco
Il segreto sta nella panure. Come sempre nei piatti semplici, la differenza la fanno i dettagli: pane raffermo grattugiato grossolanamente, uvetta ammollata in acqua tiepida, scorza d’arancia per dare freschezza, una grattata di pecorino (o parmigiano, se preferisci un gusto più morbido). Tutto legato da un filo d’olio extravergine d’oliva e da un’emulsione con succo di limone e arancia.
E poi… l’alloro. Che va messo con mano poetica, come facevano le nonne, una foglia ogni tanto tra una fetta e l’altra. Perché in fondo, anche l’occhio vuole la sua parte. E il naso pure.
A chi è dedicata questa ricetta?
A chi ama i piatti che raccontano storie. A chi cucina con amore, anche solo per sé. A chi cerca un’idea nuova e sente forte il legame con la tradizione. A chi vuole portare in tavola un pizzico di Sicilia anche in pieno inverno, quando fuori fa freddo e dentro casa c’è profumo di forno acceso.
E poi, come sempre, raccontami com’è andata. Magari con una fetta di pane buono accanto, per raccogliere l’ultimo filo d’emulsione.
Finocchi a beccafico: una ricetta siciliana leggera
Piatto goloso, come sempre, da provare!
Potrei mettere fette di limone al posto dell’arancia, che non amo molto nei piatti salati.
Grazie e buona giornata! Anna