L’acqua pazza è una delle preparazioni che uso più spesso per il pesce.
Solitamente preparo il pesce all’acqua pazza in padella, e in questo caso scelgo sempre dei filetti, quindi merluzzo, nasello, pesce spada o anche il pesce persico.
Ma quel giorno trovai delle orate freschissime e bellissime.
Decisi di rispettarle il più possibile non sfilettandole.
L’intenzione inoltre fu quella di prepararle velocissimamente e di ottenere un risultato sfizioso.
L’associazione orata + forno + acqua pazza fu immediata!
E così presi le mie orate (che il pescivendolo pulì e squamò), le misi su una teglia rivestita di carta da forno, aggiunsi un filo d’olio, qualche pomodoro tagliato a pezzetti, una manciata di olive e mezzo bicchiere di un buon vino bianco. Infornai e dopo poco la mia orata all’acqua pazza pronta fu!
A questo punto potreste avere due curiosità, a cui prontamente intendo rispondere.
La prima curiosità: Come mai si chiama pesce all’acqua pazza…
Pare che i primi a cucinare il pesce in questo modo furono dei pescatori dell’isola di Ponza, che invece del vino utilizzarono direttamente l’acqua di mare, che con la sua schiumetta un poco pazzeriella in effetti sembrò eh 🙂 Nel tempo, data la non sempre facile reperibilità e disponibilità dell’acqua di mare in cucina, si convenne nel far impazzire l’acqua del pesce con il vino!
La seconda curiosità: Come mai sto usando il passato remoto in questo post…
A Palemmo sono in questi giorni! Le mie radici urlano ed il mio cuore sta parlando con un accento palermitano bellissimo!
Ho iniziato a chiamare Mietta Ninì e Gioele Giùgiù. Mi sembra che questo non li stia turbando più di tanto, anche perché sono incredibilmente impegnati a giocare con la cuginetta, i cugini, le zie, la nonna, i cagnolini, e a mangiare arancine, panelle e crocchè e gelati.
Tornando all’orata all’acqua pazza ecco il mio consiglio: provatela!

Orata al Forno all'acqua Pazza
Ingredienti
- 2 orate
- 2 fette di limone bio
- 2 rametti di prezzemolo
- 2 – 3 pomodori piccadilly
- un pugnetto di capperi
- qualche oliva
- un giro d'olio extra v
- mezzo bicchiere di vino bianco
- una spolverata di pepe bianco
La ricetta passo passo
- Ho acceso il forno a 200° ventilato.
- Ho preso le orate, già squamate ed eviscerate e ho messo nella pancia la fett adi limone, il rametto di prezzemolo e un pizzico di sale
- ho messo le orate in una teglia rivestita di carta da forno
- ho tagliato i pomodori e li ho distribuiti nella teglia.
- Ho aggiunto le olive, i capperi sciacquati dal sale, un filo d'olio, una spolverata di sale e ho versato il vino.
- Ho infornato per 10 minuti, poi ho aperto e con un cucchiaio ho versato il liquido sopra il pesce.
- Ho fatto cuocere ancora 8/10 minuti, fino a quando l'occhio non è diventato bianco.
- Ho sfilettato e servito condendo con l'acqua pazza rilasciata in cottura.
Note
il tempo di cottura del pesce dipende dalla sua grandezza. Solitamente il pesce è cotto quando l'occhio diventa bianco e tende ad uscire. Se avete dubbi guardate la pancia, se la carne si stacca dalle lische è cotto. Evitate di prolungare la cottura, la carne ingiallirebbe e diventerebbe stopposa
Quando si tratta di pesce io sono un disastro! Bella questa ricetta!
questo è facile facile facile 🙂
Ricetta semplice e allo stesso tempo deliziosa, adoro il pesce in tutte le sue declinazioni.. e proprio per questo ti chiedo di dare un bacio alla mia bella isola!
Ed un bacio forte a te, buon relax!
noi sicule abbiamo un amore particolare per il pesce 🙂 un bacio tesoro :*
e se faccio cosi’ anche lo sgombro?
e perchè no? 🙂 non ho mai provato… fammi sapere come viene! :*