Un’associazione che faccio immediatamente non appena torna l’autunno è il ritorno di una fantastica festa che viene organizzata ad Isola della Scala, che inizia a settembre e dura circa tre settimane (vi ricordate? qualche tempo fa ne ho parlato in questo post : in quell’occasione vi raccontavo che avevo scoperto dell’esistenza di una posata creata appositamente per mangiare il risotto). È una grandissima sagra, ma ancor di più è un’ode al riso, e più in particolare è un’ode al Vialone Nano, che è il riso che viene coltivato nella zona tra la bassa veronese e la alta mantovana 🙂
Il vialone nano è un riso che apprezzo moltissimo, ed è un riso che uso spesso per fare i risotti, insieme al riso Baldo, al Roma e al Carnaroli (così vi ho anche fatto un elenco dei miei risi preferiti!), e la particolarità della sagra di Isola della Scala è che tutte le riserie che vi partecipano hanno uno stand e inventano ogni anno un risotto nuovo. Puoi in effetti trovare di tutto.
Tutte queste meravigliose ricette partecipano ad un concorso che è il “Risotto d’Oro” e che ogni anno premia il miglior risotto inventato.
Giuro che sto per arrivare alla ricetta eh… servono solo gli ultimi passaggetti esplicativi.. 🙂
L’anno scorso è stato creato un ricettario con tutte le ricette premiate negli ultimi anni. (penultimo passaggio…)
Devo essere sincera, proprio non ho idea di come io sia entrata in possesso di questo ricettario, perché non ho ricordo di averlo comprato, o di averlo ricevuto in dono, fatto sta che tra i miei libri di cucina è sbucata fuori questa fortunata raccolta di ricette meravigliose… l’ho sfogliato e… sono rimasta particolarmente attratta da un’idea, che ho immediatamente replicato.
(scherzetto!!! il penultimo è questo.. ma dite un po’, il passaggio prima del penultimo come si chiama? secondultimo? terzultimo?? uhmmm…)
Il risotto è stato premiato nell’edizione del 2011 ed è stato inventato dal cuoco Paolo Maestrello.
(ecco ecco.. ci siamooooo, sono quasi arrivata alla ricetta, l’ultimo piccolissimo micropassaggio)
Ho un po’ modificato la sua versione, ma a parte dei piccolissimi particolari non ho voluto minimamente stravolgere il suo capolavoro 🙂
Ed ecco cosa ti preparo per cena, la ricetta del Risotto maculato formaggio e pere
Risotto maculato con Monte e Pere
180 g di vialone nano o di carnaroli, o di Baldo
20 g di riso venere
1 pera williams
50 g di monte veronese stravecchio
50 g di monte veronese mezzano
olio extra v
uno scalogno
brodo vegetale
un pezzetto di burro
vino bianco
una spruzzata di vodka.
lessare il riso venere per 25 minuti.
Tritare lo scalogno e soffrigerlo in un giro d’olio. Aggiungere il riso, tostare bene, aggiungere il venere, e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco. Portare a cottura il riso con il brodo vegetale, aggiungendo un mestolo per volta, mano a mano che il riso lo assorbe.
Tagliare la pera a dadini e passarla in padella con un pezzetto di burro e un goccio di vodka.
Quando il riso sarà cotto, mantecarlo all’onda con burro freddo e il monte veronese mezzano. Servire con un cucchiaio di pere e scaglie di monte veronese stravecchio.
Purtroppo per un errore ho cancellato tutti i vostri commenti, vi chiedo scusa…
li conservo tra le mail e nel cuore 🙂