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La ricetta del cuore di Massimo: il risotto col Tastasal di papà Romano

Se mi si chiedesse qual è la mia ricetta del cuore e dovessi rispondere d’istinto, senza pensare, il primo piatto che mi verrebbe in mente sarebbe sicuramente il risotto col tastasal di mio papà Romano. Mi risveglia i ricordi dell’infanzia ed è il classico piatto della domenica veronese……
Il tastasal, tipico di Verona, consiste in un composto di carne di maiale macinata e aromatizzata con sale, pepe nero grosso pestato e aglio. Tradizionalmente sarebbe l’impasto della salsiccia, che prima di essere insaccato, viene assaggiato per testare la corretta salatura (da cui il nome tastasal). Come per tutte le ricette tradizionali, esiste una versione ufficiale e una miriade di varianti locali, anzi, direi che ogni casa veronese ha il proprio risotto col tastasal personalizzato. Ecco come lo fa papà Romano (e come lo faceva mio nonno prima di lui) a Vigasio. 

risotto-col-tastasal

 

Il risotto al Tastasal

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
400 gr di riso vialone nano;
350 gr di tastasal;
1 l di brodo circa;
60 gr di burro circa;
70 gr circa di grana grattugiato;
1/2 bicchiere di vino bianco secco;
1 bicchierino di brandy;
sale, pepe, cannella q.b.;
2/3 rametti di rosmarino.

Mettere in un tegame il rosmarino e il burro e sciogliere a fuoco lento. Quando il burro inizia a imbiondire, togliere il rosmarino ed aggiungere il tastasal. Versare il vino bianco, alzare il fuoco e far sfumare, mescolando il composto e sminuzzando la carne con una forchetta. Una volta evaporato l’alcol, moderare la fiamma e far cuocere per circa 30 minuti. Verso la fine aggiungere il brandy, far sfumare e spegnere.
Far bollire il brodo, versare il riso e il tastasal, dare una leggera mescolata, riportare a bollitura, quindi abbassare al minimo il fuoco, mettere il coperchio e lasciare cuocere per 17/18 minuti senza mai mescolare: il riso assorbirà tutto il brodo. Passato il tempo, assaggiare se il riso è al dente e tenere a portata di mano un po’ di brodo bollente da aggiungere nel caso in cui il brodo venga assorbito tutto e il riso non fosse ancora cotto. Quindi spegnere il fuoco e lasciar riposare per 2 minuti mettendo un canovaccio tra il coperchio e la pentola, in modo da assorbire l’umidità in eccesso. Infine aggiungere a pioggia abbondante grana grattugiato e mantecare, mescolando, anzi “accarezzando” delicatamente il risotto.
Una volta impiattato, è possibile decorare con un ciuffetto di rosmarino e un bastoncino di cannella.
Infine, a piacere, aggiungere nel piatto altro formaggio grattugiato, magari profumato con cannella in polvere (darà un profumo e un gusto speciale al risotto).
Vini consigliati da abbinare al Risotto col tastasal: un buon Bardolino o un Valpolicella Classico.
Buon appetito!

Massimo.

max

 

 

Ringrazio di cuore il mio simpaticissimo amico Massimo per aver condiviso la sua ricetta del risotto col Tastasal. 
Gp e i lettori che vivono nella mia zona possono perfettamente capire il ricordo che questo piatto risveglia. E’ il piatto della domenica, della famiglia, della festa in generale. 
La prossima occasione in cui preparerò questo risotto per far felice il mio Gp e i miei bimbi userò la ricetta di papà Romano, dato che davvero, ognuno ha la sua… e questa è davvero fantastica. 

 

 

 

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9 commenti su “La ricetta del cuore di Massimo: il risotto col Tastasal di papà Romano”

  1. A dir la verità qui a verona il tastasal è talmente comune che è diffuso come il pane……quindi ci fa quasi strano notare l’entusiasmo di chi lo scopre per la prima volta! 😀

  2. non sapevo proprio cosa fosse il Tastasal anche se alla fine dalla tua descrizione ho capito bene di averlo assaggiato magari sotto un altro nome! 🙂 questo risotto fa al caso mio, io li adoro moltissimo! complimenti!

  3. Un risotto con la salsiccia o con la luganega è diffuso anche in zone a noi limitrofe, tipo nel mantovano (es. risotto alla pilota), ma si cucina con un procedimento diverso (anche l’ingrediente principale è diverso) e il risultato è ben differente (quantomeno per noi cultori di questa specialità). Grazie Silvia! 🙂

  4. Il punto fondamentale da tener presente per questo procedimento è che la quantità di brodo deve essere circa il doppio del riso. Per esempio per 1 Kg di riso servono 2 litri di brodo. Ebbene sappiate che una volta appreso ciò, questo sistema si può utilizzare per fare quasi tutti gli altri risotti, basta aggiungere il condimento 5 minuti prima che termini la cottura del riso. Così, in questo modo, senza star lì ad aggiungere continuamente brodo in cottura e mescolare, ho il tempo per chiacchierare con gli ospiti…… 😉

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