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Una vellutata di Fave Cometa con fonduta di Pecorino

Le fave mi piacciono assai.
Quando le mangiavo da piccola era un divertimento lunghissimo, perché le mangiavo una ad una, togliendo le singole buccette. Praticamente passavo delle ore, ma questo mi dava una gran soddisfazione.
Le fave palermitane che mi ricordo erano belle grossette, e infatti mia mamma prima di cuocerle intaccava la loro buccia.

Da quando abito a Verona la soddisfazione di mangiare le fave una ad una sbucciandole singolarmente non ce l’ho più, ma ne ho un’altra… quella cioè di trovare la rarissima varietà di fava cometa… la conoscete anche voi???
eh lo so… non è una varietà semplice da trovare, perché dura circa una settimana, poi puff… sparita!
Quando quindi trovo le fave a Verona (pare che qui esistano solo le fave cometa), mi riempio il sacchetto, poi torno a casa e mentre le sbuccio (con i guanti che altrimenti diventano tutti i polpastrelli neri) penso a come poter esaltare il più possibile questa specie rarissima che ho avuto la fortuna di trovare.
Le fave cometa, che passano una volta l’anno da Verona, sono fave piccoline, non esiste quindi la necessità di intaccarne la buccia, né quella di sbucciarle una volta cotte…. si possono tranquillamente mangiare così :).

Una decina di giorni fa ho trovato al supermercato questa specie protetta, più le guardavo e più le vedevo trasformarsi in una vellutata, e più le sbucciavo e più le vedevo abbinate ad una fonduta di pecorino… Abbinamento scontatissimo, siamo d’accordo… ma una volta l’anno è decisamente un accostamento desiderato…
Comincio a cercare una ricetta per fare la vellutata più buona del mondo… e nei miei libri trovo roux, panna e uova…tutte in un colpo solo ppperò!!… A me pareva che il rispetto della fava cometa così venisse un po’ compromesso, e allora, come spesso faccio in questi casi, ecco scattare l’operazione: “Loryyyyy aiutami tuuuuuu”.. dopo una serie di sms, tra bacetti e coccole, arrivo alla conclusione che la mia vellutata non avrebbe mai seguito le ricette dei libri di cucina, ma più che altro i consigli della mia cheffa preferita e del mio desiderio di leggerezza… e così:

Vellutata di Fave Cometa, con fonduta di Pecorino Sardo

Vellutata di fave cometa con Fonduta di Pecorino Sardo

(per due persone)
1 kg di fave (spero per voi, che dalle vostre parte non ci siano solo le fave cometa…)
2,5 dl di brodo vegetale (io l’ho fatto col mio dado :D)
mezzo bicchiere di latte
50 g di pecorino sardo stagionato grattugiato
20 g di parmigiano grattugiato
una spolverata di noce moscata
una macinata di pepe nero
olio extra vergine molto buono.

Ho sbucciato le fave, togliendo la pellicina a quelle un po’ più grosse. Ho portato ad ebollizione l’acqua, ho sciolto mezzo cucchiaino di dado e ho aggiunto le fave. Ho lasciato cuocere 7/8 minuti, poi ho spento e ho frullato tutto con il frullatore ad immersione, montando la crema con del buon olio d’oliva (non tantissimo, ne avrò usati un due cucchiai).
Ho preparato la fonduta sciogliendo i formaggi nel latte, a fuoco molto basso. Se serve, per addensare un po’ la salsa potete aggiungere mezzo cucchiaio raso di farina 00.
Ho messo la vellutata sulle ciotole, ho aggiunto la fonduta, una spolverata di pepe nero e se si vuole si può aggiungere un filo di olio extra vergine.

Ciao Fave Cometa… ci vediamo l’anno prossimo 🙂

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30 commenti su “Una vellutata di Fave Cometa con fonduta di Pecorino”

  1. Ma sono io l’unica che la fave le mangia crude, appena sgranate, senza togliere nè buccetta né niente? Qui si mangiano così, con il formaggio! Però è bello come hai destrutturato il toscanissimo “pecorino e baccelli”, soprattutto con queste temperature riprendere in mano il capitolo zuppe (che credevo accantonato fino al prossimo autunno) non è per niente spiacevole!

  2. ..buone le fave!!!! Sono anche buonissime appena colte, crude con la pancetta.. ops!! no, niente pancetta! E poi a chi piace la pancetta?!? bleeee.. 😉
    Meglio la velluta!

    (spero di non aver scatenato voglie di cose vietatissime dal megaDoc)

    Un bacio fortissimo..
    Manuela.A

  3. Noi le fave le mangiamo poco, ma perchè qui sono poco comuni!
    questa vellutata però sembra talmente buona!!
    un bacione
    PS: perchè non ti unisci alla nostra pizza tra bloggers?? è il 4/04..sul nostro sito trovi ulteriori info! a noi farebbe davvero molto piacere!!

  4. Mi ricordavo che ti piacevano le fave e anche che il tuo compleanno veniva subito dopo il mio ma come ho fatto a non vedere il post proprio non so o forse si ho visto che avevi fatto il dado casalingo e non sono andata oltre però anche se in ritardissimo ti faccio i migliori auguriiiiiii
    cocozza
    dimenticavo
    mammmaaa che buona la vellutata ;D

  5. adoro le fave!!
    l’anno scorso me ne hanno mandate direttamente da Palermoooooo
    insieme a 10kg di pompelmiiiiii
    mmmmmmmmmmmmmm
    baciusss bella vivi!!!

  6. per fave intendi quelli che dalle mie parti si chiamano bacelli? Perché mio suocero nel suo orticello ha le piantine che già germogliano… e sarebbero perfetti per questa vellutata!!!
    Ho mangiato alla mensa qui a lavoro e leggere di questa prebilatezza… mi sarebbe piaciuta molto di più!!!!
    un bacione giulia

  7. Ci credo che “qualcuno” abbia iniziato a “tirarti dei calcetti”: non vede l’ora di assaporare le delizie che prepari !!!!
    Un bacione !!!!

  8. senti le fave e poi questa varietà cosi tenera non vanno preparate troppo. La loro morte è col pecorino e pecorino sia. Hai fatto benissimo a renderle nostrane.
    bacioni sciop

  9. in realtà talpy è goloso di dolci e non va molto d’accordo coi legumi, però voleva ugualmente lasciarti un messaggio per dirti che, dopo averti letto per tanto tempo, è felicissimo di sapere che c’è una sorpresa grande che cresce in te, da nutrire al meglio!

  10. ecco perchè si chiamano cometa 😉
    fiuuuh, fanno una volata dal banco della verdura al piatto in un fiat e poi nel giro di una settimana son belle che sparite 🙂
    mah!
    allora posso dire che la mia frittella ha goduto di quelle fave li proprio le cometa, erano piccole e tenerissime, le ho sbucciate senza guanti, il risultato? che ho avuto i polpastrelli neri per una settimana che ad una signora per bene, che balla pure il tango non sono proprio il massimo della sciccheria no?
    ma buonissime erano
    baci bella mammina *
    cla

  11. minchiamasonopropriounacretina!
    3 ore di discorsi in un commento che non dice niente mah!
    volevo dirti mia cara beddo panzonello, che la vellutata è proprio da scopiazzare, sarà anche banale l’accostamento ma sinceramente menefotto!
    🙂
    cla

  12. Amici miei,
    grazie per tutti i vostri commenti, sempre dolcissimi!
    scusate se non rispondo singolarmente, ma sono i mpegnatissima nel preparare il post in cui, finalmente, scriverò i vincitori della raccolta! non ci posso credereeeee :)))))

    spero si sia capito che la varietà delle fave cometa non esista, io le chiamo così perchè qui a verona le fave (in generale) si trovano solo per pochissimo tempo, tipo una settimana l’anno… e si trovano solo quelle piccoline…
    la mia mamma mi ha promesso che appena ci vedremo mi darà dei sacchettini con le fave sgusciate.. quelle gorsse però :)))
    così potrò fare quanlche altra delizia evvivaaa!!

    adesso corro a scrivere il posttttt

    baciiii

  13. Sai che le fave le ho mangiate una sola volta nella vita?? Ovviamente le ho mangiate in sardegna!! Ma si può una sola volta??? Devo rimediare!! Bellissima la tua vellutata me la mangerei oraaaaaaaa!!
    Bacioni tesora :*

  14. uaaaaooooo :)))) sono contentisssimaaaaa :)))))

    tra l’altro ieri le ho ritrovate in un altro sueprmercato.. quest’anno quindi le fave stanno passando ben due volte da Verona!!!! è da festeggiare con un’latra ricettinaaaa :))
    un bacioneeee

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