Per una Foodblogger seria, ricevere un invito per un’importante inaugurazione è un motivo di grande felicità, a maggior ragione quando, dopo mesi e mesi di “no mi dispiace, non posso partecipare”, la relativa autonomia del proprio bimbo di 20 mesi, può far sì che si possa accettare l’invito, nonostante l’evento si svolga in un’altra regione.
Avete quindi subito capito che io, all’inaugurazione del nuovo Showroom FrecciaInox, ci tenevo proprio, perché un’appassionata di cibo è solitamente anche un’appassionata di attrezzature professionali e non vedevo l’ora di sognare davanti ai migliori abbattitori, forni a vapore, forni per pizze, banchi bar, lavastoviglie e lavabicchieri e tanto altro ancora, presenti sul mercato italiano.
Mi preparo perfettamente, e chiaramente chiedo alla mia amica Fashion Claudia Camillo cosa indossare per l’occasione, ascolto i suoi consigli cercando di metterli in pratica, e scelgo di indossare un pantalone scuro ed una camicetta in seta (giacca sì, giacca no, ha vinto giacca no) e così venerdì 13 maggio subito dopo pranzo salgo in macchina per raggiungere Lissone, ovvero la location dello showroom.
Mi guardo dallo specchietto per guardare se il mio trucco ha già iniziato a sbavare e mi vedo un po’ strana, capisco quindi che non ho messo il mascara, io, che lo metto anche per andare a comprare il pane e così il resto dei 200 Km che ho da fare passano chiedendomi dove possa comprarlo, e se in un autogrill possano venderlo.
Sono in anticipo di circa mezzora, quindi decido di arrivare a destinazione e di fiondarmi dentro il primo centro commerciale sulla strada. In effetti, provo ad entrare in uno, ma ritengo di aver trovato l’unico enorme centro commerciale nell’hinterland milanese chiuso di venerdì pomeriggio. Decido allora di arrivare davanti lo showroom e poi di muovermi nelle vicinanze alla ricerca del mio mascara, così, dato che ho da poco scoperto la meraviglia del navigatore del mio Iphone, immetto l’indirizzo e mi ritrovo davanti ad un sexy shop di Lissone.
Chiamo il mio Gp, in un iniziale stato di agitazione, che mi chiede se non ho contatti da chiamare. Ne ho solo uno, ma è un numero fisso, mi consiglia di chiamarlo ugualmente ed io lo ascolto, così chiamo e la strategia è vincente dato che mi viene dato un numero di telefono di un organizzatore che si trova sul posto. I sei Km che mi separano dallo showroom FrecciaInox li faccio grazie ad una (due, ma anche tre) telefonate a Fabio, utilizzando la vecchia maniera del “esci alla prima a dx, mi trovi fuori che ti aspetto”.
Scendo dalla macchina e subito capisco che la mia camicetta di seta è assolutamente fuori luogo considerando che la primavera milanese, il 13 maggio 2016, sembra quasi un autunno inoltrato.
Tremo.
Entro nel bellissimo showroom e vengo immediatamente riscaldata dalla cordialità dell’accoglienza che è riservata a me e agli altri ospiti. Mentre sguaino la mia Canon scintillante e comincio a darmi un contegno cambiando obiettivo, mi accorgo che il mio 24/70 da strani segni di vita. Non riesco a mettere a fuoco, continua a far rumori strani e quello più graffiante di tutti mi convince a continuare la mia avventura fotografica con il mio 50mm e il mio Iphone.
Mi avvicino al banco bar di tre metri dove Marco Lancini, un Barman professionista bresciano (anche molto figo) sta preparando Cocktails strafighissimi. Mi accorgo dei miei 40 anni in questo momento preciso, cioè quando mi rendo conto di non capire neppure un nome dei cocktails preparati. Mi imbambolo durante lo shackeraggio di un WaterMelon al cardamomo e mi avvicino timida chiedendo: scusi, è possibile avere un analcolico. In men che non si dica mi ritrovo tra le mani un profumatissimo cocktail al mango, delizioso, ma anche molto freddo… inizio quindi a raggiungere la temperatura di una graziosa lucertola all’ombra, e stringo le mani degli altri ospiti chiedendo scusa per la sensazione glaciale che emano.
Scambio due parole con il bravissimo Chef che ci delizierà con i suoi piatti, dopo due o tre frasi ci si ritrova a parlare della sua famosa Catalana, con aria molto professionale gli chiedo immediatamente se lui nella crema catalana metta la panna o usi solo il latte. Lo Chef chiude gli occhi, respira e con molta pazienza mi risponde che stava parlando della catalana di crostacei. Prendo la mia agenda e annoto immediatamente che nel dubbio del 50 e 50 è sempre meglio stare zitta.
Inizia lo spettacolo vero e proprio, ovvero la showcooking del bravissimo Chef Riccardo Cominardi, che in questa occasione non preparerà la Catalana (di crostacei) ma ci prepara un risotto da urlo, spiegandolo passo passo, tostandolo a secco, e cuocendolo con sola acqua e sale, per permettere a tutti i gusti di essere assaporati in purezza: il risultato è un risotto allo zafferano con salamella, mantecato con fondo di arrosto di vitello e gremolata.
É sublime.
Premurosamente ci prepara un bellissimo piatto per permettere a noi blogger di fotografarlo, ma il profumo che emana mi annebbia la vista e a casa mi accorgo che più o meno le foto non rendono assolutamente giustizia al piatto.
Tra una foto allo showroom e una allo Chef (ed una addirittura dentro la pentola!), mi ritrovo davanti a Claudio Regazzo, e capisco subito che FrecciaInox srl, creata nel 2010, è diretta con grande orgoglio e passione, e che questo showroom di 600 mq nasce per mettere in luce la versatilità dell’open space e permettere agli invitati di conoscere da vicino i migliori prodotti per cucine professionali, non solo attraverso l’esposizione, ma tramite l’utilizzo “live” da parte di professionisti che operano da anni nel campo. Apprezzo moltissimo la scelta di far presentare l’azienda, che recentemente è stata anche sponsor ufficiale di Identità golose, ad Alan Regazzo, ovvero suo figlio, scelta che per me fa presupporre l’apertura al nuovo, e la visione di lungo periodo dell’azienda.
Tra un Finger Food coloratissimo dello Chef Cominardi, che ha la passione della pittura, ed un bicchiere di prosecco, mi ritrovo a fare gli ultimi scatti da vera Foodblogger: luce naturale, e in ginocchio sul pavimento. Proprio in quel momento mi si avvicina Alan per chiedermi se mi è piaciuto, io gli rispondo che l’obiettivo è sbagliato. La nostra conversazione inizia così, con lui che parla del suo showroom, ed io che parlo del mio 50mm Canon, a parte questo riusciamo a capirci e la bellezza è vedere la voglia di fare, il desiderio di distinguersi per capacità, supporto, qualità e competenza. Io lo guardo e penso che c’è speranza per il futuro, anche per l’economia italiana, perché il nostro Made in Italy è prezioso.
É il momento dei saluti. Mi viene regalata una chiavetta che contiene già tutti gli scatti ed il video dell’evento. Raccolgo la mandibola che ho sul bancone, saluto, ringrazio e salgo in macchina: mi aspetta un viaggio di ritorno di 200 Km e so già che mi chiederò tutto il tempo se nelle foto scattate dai fotografi, ma soprattutto nel video, si noti che non ho il Mascara.
La mancanza del mascara non si nota e tu sei sempre bellissima!!!
Grande Vivi!
nasinasi
le senti le mie fusa vero? :*
Ma vedi te che bell’evento!!! Anche io sono come te, senza mascara mi sento come se mi mancasse un arto… per non parlare degli orecchini… mi tocca fermarmi a comprarli! Bacio
ahahahahahaha 🙂 noi femmine!!!!
Dici che è un problema di età la storia di non riconoscere più i nomi dei cocktails ? Cioè mi dovrei sentire un pò vintage? Noooo non ci penso proprio, pittosto faccio finta di essere smemorata!
Baci
Alice
Alice cara, mi segno il segreto: definirsi vintage ahahahaha fa molto più figo! :*
A dire il vero, nel mio caso, ho smesso di conoscere il nome dei cocktails circa dieci anni fa.. pensa, prima facevo anche la barwoman! li sapevo tuuuuttiiii