Se nello scorso post eravamo dalle parti dell’impero austro/ungarico, oggi mi sposto in Bavaria con questa ricetta… quindi ecco che metto il grembiulino per cucinare, stappo una bella birra, canto OLALAIIIIYUUUUU e sforno queste patate che in realtà hanno un trucchetto.
Sì è vero lo ammetto: queste non sono patate al cartoccio, ma sono patate magiche cucinate quindi con la mia pentola magica e poi travestite da patate al cartoccio bavaresi. Siamo a carnevale ed anche in cucina iniziano i travestimenti!!!
Durante gli altri periodi dell’anno le patate al cartoccio le preparo così: le lavo, le asciugo, le incarto e le metto a cuocere in forno ventilato a 200° per un’oretta.
Per il resto la continuazione della ricetta è davvero semplicissima, e la accompagno con un’insalata fresca e sfiziosissima per la quale vi serviranno ancora una volta i semi di cumino austriaco, così se li avete comprati per il Goulash saprete come continuare a smaltirli 🙂
Ed ecco Cosa ti preparo per Cena: La ricetta delle Patate al Cartoccio Bavaresi con Insalata di Cavolo Cappuccio!
Patate al cartoccio bavaresi con panna acida e pancetta
una patata a testa
100 g di panna acida a testa (o anche yogurt greco)
50 g di pancetta affumicata a testa
erba cipollina se l’avete che ci sta un incanto
lavare asciugare le patate, incartarle bene nella carta stagnola e cuocerle in forno caldo, ventilato a 200° per un’oretta. In una padellina con un filo d’olio fare incroccantire la pancetta affumicata tagliata a quadretti, sfumare con un filo di aceto di mele. Aprire il cartoccio, tagliarle a metà, spolverarle di sale e riempirle con la panna acida. Aggiungere sopra, calda, la pancetta.
Insalata di cavolo cappuccio
mezzo cavolo cappuccio (meglio se novello)
aceto di mele o di lamponi
olio extra vergine
sale
un cucchiaino di semi di cumino (austriaco)
lavare e asciugare il cavolo cappuccio, affettarlo sottilmente con la mandolina, condirlo con olio, aceto, sale e cumino. Lasciarlo riposare un’oretta. Si può anche servire tiepida.
ma OLALAIIIIYUUUUU!!! che deliziaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ho la bavetta alla bocca!
io amo i sapori forti, quelli che sanno di casa, ma hanno un’interpretazione un po’ montanara…