Ogni anno, più o meno in questo periodo, posto sempre una qualche ricetta in cui si ritrova come ingrediente l’uva fragola.
Ad esempio, l’anno scorso ho postato questa meravigliosa Focaccia all’uva fragola bianca, qualche tempo prima questo Risotto con Porcini ed Uva fragola nera…
In effetti, verso fine settembre/inizio ottobre ne ho sempre a disposizione circa 100-130 Kg, dipende dalle.. annate!
Abbiamo infatti un piccolo portico su cui abbiamo fatto crescere 4 piant”ine” di uva fragola, che abbiamo scelto perché documentandoci un pochino abbiamo scoperto essere una delle uve più rustiche e resistenti al mondo.
E così, già ad agosto, ogni volta che apro la finestra della cucina sento un profumino di fragola sublime… e io e Gp iniziamo a pensare: e quest’anno che ci facciamo con l’uva????!!!
Fallito miseramente un tentativo di vinificare in modo bio-natural-senzaadditivialcuni, anno dopo anno la produzione cresce e la domanda diventa sempre più una domand-ona!
Quest’anno ho deciso di fare qualche quintale di confettura (anche io la vorrei chiamare marmellata di uva fragola.. la tentazione è enorme, ma tecnicamente è corretto chiamarla confettura, e quindi non la chiamerò marmellata) di uva fragola, perché dopo aver provato con questi pochi chiletti ho deciso di far felici le persone che conosco con questa delizia.
Chi comunque ha sempre ricevuto in dono qualche chilata di uva non si abbatta… la raccogliamo appena smette di piovere.. e poi un po’ faccio confetture, e un po’ la regaliamo 🙂
Se quest’anno ho preso questa decisione, e quindi posso fare quintali e quintali di marmellata… hops, di confettura di uva fragola è solo perché ho un’aiutante specialissima…
Un unico appunto sulla quantità di zucchero da utilizzare.
Io ho usato un terzo del peso del succo per la confettura di uva fragola nera, perché guardando su internet e su alcune riviste, mi sembrava il minimo sindacale… Poi per la confettura di uva fragola bianca invece ho usato un quinto del peso dello zucchero.
La ragione è: ho fatto la prima, ed è venuta dolciiiiiiiisssssimaaaaaa.
Credo che principalmente dipenda dal grado zuccherino dell’uva che avete a disposizione. La mia è dolcissima, ed in merito ho una teoria: Io, Gp e Mia ci siamo dati un sacco di bacetti sotto questo pergolato per tutta l’estate. Mi sembra una teoria plausibile, e a voi?
Non ho idea di quanto dolce sia l’uva fragola acquistata, quindi vi consiglio di partire con un quinto di zucchero, assaggiare e semmai aumentare di poco la dose, considerando che con la cottura parte dell’acqua evapora e li risultato finale sarà quindi più concentrato e quindi più zuccherino ancora.
Confettura di uva fragola nera e vaniglia
3 kg di uva fragola
800 g di zucchero di canna (ma anche 500 sarebbe andato bene nel mio caso – vedi sopra l’appunto sullo zucchero)
due limoni
una stecca di vaniglia
un bicchiere con due dita d’acqua
sgranare tutti i chicchi, metterli in una pentola capiente con l’acqua e con un cucchiaio (io ho usato il batticarne) schiacciare grossolanamente i chicchi. Accendere il fuoco, far cuocere 5 minuti, passare tutto al passaverdure per eliminare semi e bucce. Pesare il liquido così ottenuto (a me pesava 2,4kg) e considerare lo zucchero (un terzo o un quinto del peso, in base alla dolcezza del succo). Rimettere succo e zucchero sul fuoco, aggiungere il succo dei limoni e i semi del baccello di vaniglia (incidete la stecca a metà per la lunghezza, aprite il baccello e raschiate i semi col coltello, mettete, oltre ai semi, anche il baccello a cuocere, poi eliminatelo).
Mettere sul fuoco e fare cuocere circa 40/50 minuti (io 50, dipende dalla quantità di succo che avete). Fate comunque la prova piattino (mettete nel freezer un piattino e versate sopra un cucchiaino di confettura, se vedete che si rapprende e non scivola giù subito allora è pronta).
Mentre la confettura di uva fragola è sul fuoco mettete i vasetti di vetro in forno a 150°, e i tappi bolliteli in acqua, così da sterilizzare tutto.
Invasate mentre è ancora tutto caldo, occhio alle manine che è caldo caldo, tappate e girate i vasetti al contrario per fare il sottovuoto.
Confettura di uva fragola bianca e Zammù
2,5 kg di uva fragola bianca
350 g di zucchero di canna
2 limoni
3 girate di Zammù (questa la possono capire solo i palermitani, mo’ vi spiego…)
se non possedete lo Zammù (l’anice tutone Palermitano) allora procuratevi 3 pezzi di anice stellato.
Il procedimento è esattamente identico al precedente. Ho usato meno zucchero perché i 2,5 kg di uva fragola bianca sono diventati 1,9kg di succo, ed era molto dolce.
Trovo che l’uva fragola con gusto delicato dell’anice sia una favola.
Qui sopra vedete uno degli usi di questa favolosa confettura.. nelle prossime puntate vi darò la ricetta, è semplicissima come si può intuire…
se farete questa confettura di uva fragola sappiate che…. va letteralmente a ruba!!!
Ringrazio ufficialmente la mia modella preferita che si è prestata a rendere le foto e il video di questo mio Post molto molto attinenti alla ricetta da me proposta… la sua dolcezza infatti è solo in piccola parte simile a quella che troverete nella confettura di uva fragola…
Per convincerla a farle fare la modella è bastato solo permetterle di fare la… monella 🙂
Purtroppo per un errore ho cancellato tutti i vostri commenti, vi chiedo scusa…
li conservo tra le mail e nel cuore 🙂
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Facendo marmellate e confetture da anni e ho scoperto una cosa: è assolutamente inutile sterilizzare e ribaltare i barattoli: la temperatura del composto è tale che quando le metti nei barattoli e chiudi subito (occhio alle diita) non resta più niente di “vivo”!!
E per quanto riguarda il sottovuoto, dopo una ventina di minuti si sentono tutte le capsule scattare; ovvio che i barattoli non devono essere mezzi vuoti!
Cosi facendo non mi è mai andato a male niente!
Ma voi direte… è per la sicurezza dei bambini!
Io ripondo: Ne ho 3!
Buona marmegiornata
Leonardo
Ti chiedo come in che modo la marmellata si conserva-al buio-in frigo ecc.. e durata di scadenza grazie.
Ciao Robi.
La marmellata va conservata in luogo fresco, meglio al buio, ed una volta aperta si deve tenere in frigo.
Le marmellate fatte in casa le consumo entro l’anno.
un abbraccio
Viviana