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Pasta con gallinella pomodorini e pistacchi

Non so da dove iniziare Questa mattina mi è arrivato un dolcissimo suggerimento, ovvero quello di iniziare dalla fine oppure dall’inizio, in base a ciò che mi fa più piacere. Proprio un consiglio saggio questo.. fare ciò che ti fa piacere!

In effetti ciò di cui ho voglia in questo momento è dare nuovamente voce alla mia vita, attraverso le parole che chiunque, compresa me stessa, può leggere su questo Blog. Ho molti arretrati con voi… uno fra i più importanti, a cui dedicherò un post intero, è il Cammino di Gp a Santiago di Compostela ed il mese in cui fisicamente siamo stati lontani…

Questo ha portato una ricchezza enorme in lui e di riflesso anche in me… Guardo e osservo il mondo, la mia vita, le mie giornate, il mio Gp e le persone che amo, e sono sempre più consapevole del fatto che tutto attorno a me stia cambiando.

La scoperta del Ho-oponopono

La mia vita e la mia realtà stanno cambiando, e questo perché io sto cambiando.L’ho ripetuto già un bel po’ di volte sto concetto vero? Cambiano gli altri e cambio io… cambio io e cambiano gli altri… è un bel giochino vero?!

Sì… mi sta divertendo enormemente sperimentare questa novità che è entrata nella mia vita… No ecco.. non è che venga da me… viene dal mondo che mi circonda e che quasi ormai mi parla all’unisono. Giusto per far capire anche a voi, se non lo conoscete già, vorrei parlarvi di una filosofia di vita molto molto interessante, e già dal nome in effetti lo si potrebbe intuire: mi riferisco all’Ho-oponopono.

Fa troppo ridere sto nome, fino ad oggi l’avevo solo letto, e devo dire che pure scriverlo non scherza!Questo metodo si basa su un concetto molto molto semplice, ovvero che non esiste esattamente una separazione tra fuori e dentro di noi… Cioè ciò che viviamo all’esterno altro non è che il riflesso di ciò che abbiamo dentro e se ce ne prendiamo la responsabilità (sì, sì, avete ragione non è una cosa proprio semplicissima all’inizio) diventa tutto più semplice (tra il dentro e il fuori parentesi ho fatto un giochetto proprio per rendere le cose ancora più facili :P)

In effetti prendersi la responsabilità delle proprie azioni è già una gran cosa… prendersi la responsabilità delle azioni degli altri e del mondo intero è esageratamente più complicato! Il metodo ho-oponopono dice proprio questo, quando viviamo o entriamo in contatto con qualcosa che ci piace allora si va alla grande… quelle sono super conferme che tutto va bene!! Quando invece viviamo o semplicemente veniamo a conoscenza di qualcosa che non ci piace, che non ci fa stare bene, e che non riteniamo giusto, allora lì scatta il meccanismo che ci può davvero migliorare e trasformare: trovare in noi, e cioè dentro di noi, ciò che stiamo osservando nella nostra realtà, ovvero prendercene la responsabilità, perché ci appartiene!

E come si purifica? facilissimo!

Nel momento in cui lo becchiamo basta “purificarlo”!
Ecco, adesso finalmente arriva la parte più semplice; per purificarsi basta rivolgersi a Dio e ripetere: “Mi dispiace, Ti prego Perdonami, Grazie, Ti Amo”, o anche solo e semplicemente “Ti Amo”. Queste parole hanno il potere di ripulire noi stessi… e, tornando all’inizio del discorso, se dentro abbiamo risolto, allora anche fuori risolveremo, e tutto cambia, e tutto si trasforma. 🙂 tiiiiiiiin

Questo metodo mi ha convinta, e non solo perché sperimentandolo ormai da qualche mese mi sono resa conto della sua utilità e della sua potenza… ma soprattutto perché risuona fortemente con delle consapevolezze a cui ero arrivata già prima di conoscerlo (e forse era uno step necessario da raggiungere). Mi riferisco al fatto che ho capito che siamo tutti Uno, e quindi siamo tutti collegati… e se uno di noi sta male, allora quel malessere ce l’abbiamo tutti… d’altro canto però, per lo stesso motivo, se uno di noi inizia a stare meglio… allora quello è un successo dell’intera umanità.

Dai… dai… dai… Ce la possiamo fare! L’impresa è alla nostra portata!!!

Giusto per tranquillizzare chi senza leggere il fiume che ho scritto sopra si trova davanti sto bruchetto (che diventerà questa farfalla) NON L’HO CUCINATOOOOO!!! Anzi, gli ho permesso di farsi fuori tutto il mio finocchietto selvatico di cui a quanto pare va matto (in cambio però gli ho estorto la promessa che quando sarà farfalla tornerà tra le mie piante :))

Dato che dicevamo che un consiglio saggio è fare ciò che ci piace, molto spesso, chi sa che sono un’appassionata di cucina, mi chiede qual’è il mio piatto preferito. Bene ecco… io non ho un piatto preferito, di certo però ho una predilezione per i primi e che quando unisco il pesce alla pasta allora ciò che ne viene fuori è qualcosa che mi piace, mi piace, mi piace! E dato il post di oggi mi sembra il minimo usare delle Farfalle… quindi ecco a voi:

pasta con gallinella

 

Pasta con Gallinella pomodorini e pistacchi di Bronte
300 g di gallinelle
1 spicchi d’aglio
1 peperoncino
2 cucchiai di similpesto di prezzemolo, basilico, olio e mandorle
10 pomodori datterino
olio extra v.
un cucchiaio di pistacchi di Bronte tritati grossolanamente.

 

La parte più difficile di questa preparazione è la sfilettatura del pesce. In questi casi come sapete io consiglio il metodo “sbattitura di ciglia + sorrisone dolce” al pescivendolo. Nel mio caso volevo superare i miei limiti e così non ho neppure chiesto che me le pulissero! Dopo aver sfilettato il pesce e privato anche della pelle ho scaldato un giro d’olio in padella, ho messo l’aglio a soffriggere dolcemente togliendolo prima che imbiondisse, ho sbriciolato il peperoncino e messo il pesce, ho alzato molto la fiamma perché il pesce deve sigillarsi immediatamente e restare sul fuoco anche pochi minuti. Ho aggiunto i datterini, ho girato il tutto a fuoco sempre molto alto, ho salato, messo i cucchiai di similpesto (in realtà ho tritato grossolanamente basilico e prezzemolo aglio e mandorle insieme al coltello, ho raccolto in una ciotola e aggiunto un po’ d’olio), aggiunto le farfalle che nel frattempo ho cotto al dente. Se vedete che il tutto risulta un po’ asciutto aggiungete un po’ d’acqua di cottura della pasta. Ho impiattato, spolverato di prezzemolo, pistacchi di bronte ed un filo d’olio a crudo.
Nulla vi vieta di sfumare il pesce con del vino bianco secco.

“Ti amo, ti amo, ti amo” 🙂

Questa ricetta è uno dei piatti del menù settimanale del blog Genitorialmente, che oltre a parlare del complicato lavoro di fare i genitori, con il suo menù settimanale ti organizza tutta la settimana con proposte super!

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16 commenti su “Pasta con gallinella pomodorini e pistacchi”

  1. Ti ho letta tutta di un fiato..sono convinta di quello che dici perchè da tempo lo sperimento personalmente…l’Amore è potentissimo :))
    La ricetta è pure deliziosa ..da amare..anche lei ^_^
    Buon fine settimana…

  2. cara cara cara meravigliosa Vivi.
    Crazie delle tue parole, grazie del tuo cammino che condividi con noi.
    Un abbraccio anche a G.P. e al Cammino che anche lui sta facendo.
    Cercherò di fare come dici, e spero di diventare un pò, solo un pochino, più simile a voi.
    Come ogni volta, sento di desiderare per te ogni serenità.
    Angela

  3. Non conosco il metodo ma, da tempo cerco semplicemente armonia fuori e dentro di me.E se non siamo i primi a portarla, cambia tutto attorno a noi:)Grande Vivi, attendo il resoconto di GP, lo medito da tempoa nch’io il Cammino…
    Sulla pasta niente da dire, applaudo anche la sfilettatura!
    Ti abbraccio forte
    sara

  4. Il cammino…l’ho fatto anche io con mio marito: una grande esperienza! Ma vedo che anche tu fai grande esperienze interiori, senza camminare per un mese 😉

  5. Ciao cercavo i tenerumi e finalmente li ho trovati sul tuo blog. avevo seminato anche io la zucchina siciliana perchè mi piace molto ma purtroppo non mi ha fatto nessuna zucchina, forse l’ho seminata troppo tardi.. il prossimo anno ci riprovo. Io sono Paola felice di conoscerti

  6. Penso che utilizzerò il buon vecchio metodo “sbattitura di ciglia e sorrisone” perchè proprio pulire il pesce è una cosa che non riesco a fare.
    La proverò… appena mi rimetterò ai fornelli 😉 ahahahah

  7. Ciao, sono molto vicina a quel pensiero e mai come ora. Anche io vorrei fare il cammino di Santiago vediamo se per l’estate prossima ci riesco… Un bacione

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